“Demo Sessions” della storica band Brasiliana: materiale prezioso.
5 Febbraio / By matteo_admin
Le straordinarie “Demo Sessions” degli Azymuth
Nella Primavera del 2019 Far Out Recordings, storica label londinese fondata nel 1994 dal dj e discografico Joe Davis, ha riportato alla luce le prime registrazioni demo della band brasiliana Azymuth.
Far Out ha ristampato due vinili e un doppio CD con le fantastiche registrazioni del quartetto jazz-funk brasiliano. Erano rimaste accantonate per oltre 40 anni. Le raccolte ricoprono il periodo che va dal 1975 al 1981, in questi “brani embrionali” si sente già un gruppo musicale che era in anticipo sui tempi, che attraverso un sound coinvolgente, spaziava dal jazz più elettrico al rock progressivo, mantenendo una linea base di groove funk e un occhio di riguardo alle proprie radici, che affondano nella tradizione brasiliana di samba e bossa. Inizialmente la band era formato da un quartetto, così composto: Jose Roberto Bertrami alle tastiere, Alex Malheiros al basso, Ivan Mamao Conti alla batteria e Ariovaldo Contesini alle percussioni. Le 16 tracce furono inizialmente registrate nello studio di Bertrami a Rio de Janeiro tra il 1973 e il 1975 e finirono, in fase conclusiva, rispettivamente nel loro omonimo album di debutto del 1975 e in altri quattro album, considerati tra i migliori della discografia del gruppo:Águia Não Come Mosca (1977), Light as a Feather (1979), Outubro (1980), Telecommunication (1981).
Gli Azymuth erano un gruppo all’avanguardia, Bertrami utilizzava già tastiere elettroniche del tipo Moogs, Arps, Fender Rhodes, Clavinet, Hammond B3, che avevano fatto la fortuna dei suoi colleghi negli States: Herbie Hancock e Chick Corea su tutti. Nei brani come “Castelo” e “Prefacio”, il batterista Mamao Conti suona degli energici brackbeats simili a quelli di una sezione ritmica di James Brown. In “Melô da Cuica”, le linee di basso di Malheiros, sono puro funk. “Manha” è la traccia demo con cui ottennero il primo contratto discografico. Ma ci sono anche momenti musicali più melodici e jazzy, per esempio la dolce ballata “Unknown song for Mario Telles” e “Juntos Mais una Vez”.
Per concludere, possiamo dire senza ombra di dubbio, che gli Azymuth erano dei predestinati ancor prima del loro successo, arrivato tardi, da metà degli anni 90, grazie ai viaggi brasiliani di due grandi appassionati di musica, quali Joe Davis e il suo amico Roc Hunter, che riscoprirono i loro dischi in qualche negozio di Rio.